Sara Simeoni
Voleva fare la ballerina, ma quelle gambe troppo lunghe l’hanno dirottata sulle piste in terra rossa dell’atletica di un tempo. Buon per lei e buon per noi. Campionessa olimpica a Mosca nel 1980, prima donna a valicare l’asticella posta a oltre i due metri (201 centimetri, quindi!) nel salto in alto, Sara Simeoni è stata senza alcun dubbio una delle atlete più importanti e significative e dell’intera storia dello sport italiano. Ma accanto a questa sua eccellenza sportiva, Sara si è dimostrata negli anni successivi all’abbandono delle gare una donna davvero unica e eccezionale. Ultima interprete di uno sport romantico, ha testimoniato e ancora testimonia, la valenza educativa della sfida sportiva. Non c’è business né glamour, né imbroglio, né umiliazione dell’avversario nello sport di Sara. Di questo ci parlerà e ci racconterà assieme alle letture che più l’hanno accompagnata nel suo essere donna e donna di sport.
Le letture:
Il Sergente nella Neve di M. Rigoni Stern; Le pillole di Aristotele. Come la filosofia può cambiare la tua vita e Platone è meglio del Prozac di L. Marinoff.